Una distesa di dune che si estende a vista d’occhio, un orizzonte irraggiungibile e come unico suono la zampa di un cammello che affonda nella sabbia: Merzouga è il punto di partenza ideale per vivere il sogno chiamato trekking nel deserto.
Questa città a sud del Marocco, non lontana dal confine con l’Algeria, non ha monumenti o edifici storici di rilievo, ma è una delle più visitate del Marocco perché da qui partono i tour a piedi, in cammello o in fuoristrada verso le grandi dune di Erg Chebbi.
Di due ore o di svariati giorni, un’escursione nel deserto è un’esperienza unica che vi farà dimenticare lo stress della società moderna e tutti i problemi della vostra vita quotidiana.
Tornate a seguire i ritmi della natura, con l’inizio e la fine di una giornata scandito dal sole che sorge e tramonta. Godetevi una cena conviviale, tutti assieme riuniti sotto le stelle mangiando dallo stesso piatto, come facevano i beduini del deserto. Ascoltate le melodie a tratti ritmate a tratti struggenti della musica tradizionale, dopodiché abbandonatevi a un sonno ristoratore. Prima di addormentarvi ricordatevi di alzare lo sguardo al cielo e tenete pronti vari desideri da esaudire: non mancherete di vedere una – e probabilmente più – stelle cadenti.
Sebbene con l’esplosione di richieste di tour nel deserto l’esperienza sia meno poetica che in passato, Merzouga rimane una meta obbligata per chi vuole conoscere il Marocco più tradizionale e per chi vuole ammirare un panorama naturale completamente diverso da ciò a cui siamo abituati.
L’attrazione di Merzouga è una, ma da sola vale un viaggio in Marocco: il deserto, e per la precisione Erg Chebbi. Si tratta di una distesa di dune che si estende per quasi 30 km da nord a sud e raggiunge l’altezza massima di 160 metri.
Le grandi dune di Merzouga sono le più alte di tutto il Marocco: seppur di dimensioni inferiori rispetto a quelle del deserto algerino o mautitano, sono uno spettacolo magnifico e hanno il vantaggio di essere più facilmente raggiungibili.
Le dune sorgono nella pianura nera della hammada, colorandola di suggestive tonalità rosa-dorate; si muovono in continuazione e pertanto rappresentano un fenomeno in continua evoluzione.
Nei mesi invernali e fino all’inizio della primavera (da novembre a maggio circa) nell’Erg Chebbi si crea un lago noto come Lac Tamezguida o Lago di Merzouga, che attira numerose specie di uccelli del deserto. Se siete appassionati di birdwatching programmate il vostro viaggio in Marocco in questo periodo: potrete avere l’opportunità di ammirare sterpazzole del deserto, gruccioni di Persia e garruli fulvi, talvolta anche fenicotteri e altri uccelli acquatici.
Il turismo a Merzouga è esploso e sono ormai tantissimi gli operatori che offrono tour nel deserto per vedere l’Erg Chebbi. Potete noleggiare il vostro tour online prima di partire dall’Italia, oppure in Marocco scegliendo se acquistare un tour con transfer da una delle città principali o se arrivare a Merzouga per conto vostro e rivolgervi ad una agenzia locale.
Ci sono tour nel deserto di tutte le durate e per tutte le tasche. Chi ha poco tempo, o pochi soldi, può avere un assaggio delle bellezze del deserto, sufficiente a innamorarsene, con un trekking in cammello di due ore circa al tramonto.
Il tour classico a Erg Chebbi comprende una o due notti in tenda nel deserto, ma per chi vuole immergersi completamente nella magica atmosfera di questi luoghi esistono anche tour più lunghi, anche di 7 o 10 giorni.
I tour si possono fare in cammello, fuoristrada o quad. Il primo è il più affascinante, ma risulta un po’ scomodo (il cammello non è esattamente un mezzo confortevole!).
Il fuoristrada è decisamente più comodo e l’unico con l’aria condizionata; valutate però l’impatto ambientale di questi tour: il continuo passaggio delle auto livella le dune e solleva una quantità di polvere tale da danneggiare il delicato ecosistema della zona. Sono anche notevolmente più costosi rispetto al tour in cammello.
Il quad è da evitare in quanto ha un’impatto notevole sul livellamento delle dune.
Si parla sempre di tour in cammello, ma nel caso del Marocco dovremmo parlare di tour in dromedario. Gli animali che vivono in questa zona del deserto sahariano sono infatti dromedari, più piccoli del cammello e con una sola gobba.
La confusione si deve al termine inglese con cui viene chiamato il dromedario: “Arabian camel”, quasi sempre abbreviato in camel. L’uso del termine cammello si è ormai imposto anche nelle guide turistiche italiane, anche se non corretto.
Un trekking nel deserto è un’esperienza fisicamente impegnativa. Le temperature elevatissime sono difficili da sopportare; a questo si aggiunge la scomodità di stare tanti ore seduti sul cammello (che può dare una sensazione di mal di mare e crampi o irritazioni alla pelle delle gambe). Anche in fuoristrada è possibile soffrire di mal di movimento.
Per minimizzare i disagi è preferibile visitare Merzouga nelle stagioni più fresche. I periodi migliori sono la fine di novembre e i mesi di gennaio e febbraio. Sono anche quelli con meno turisti, quindi vi eviterete le lunghe file di minivan che in alta stagione affollano la strada nazionale dal nord verso Merzouga.
La prossimità con il deserto ha reso Merzouga una delle mete più popolari del Marocco, con un conseguente aumento esponenziale delle strutture ricettive in zona. Nel raggio di 5 km tra Merzouga e il vicino villaggio di Hassi Labied potrete trovare alloggi di ogni sorta, da guesthouse spartane in stile berbero a lussuosi hotel in stile kasbah con vista sulle dune.
Per chi vuole spendere meno ci sono anche dei campeggi, mentre chi vuole pulizia, comfort e charme senza spendere una follia può scegliere tra alcuni graziosi riad e locande.
Alcuni si trovano lungo strade sterrate che si diramano dalla N13, la strada nazionale che porta a Merzouga nonché la principale strada asfaltata della zona. Dopo aver prenotato chiedete al vostro hotel indicazioni precise per raggiungerlo.
Merzouga si trova nel Marocco sud-est, a 600 km circa da Marrakech e 550 da Fes o Meknés. L’aeroporto più vicino è quello di Ouarzazate, che però non è collegato da voli diretti all’Italia.
La maggioranza dei turisti arriva a Merzouga con un tour organizzato in partenza da Marrakech, Fes o Meknès o con un’auto a noleggio. È possibile arrivare a Merzouga con i mezzi pubblici, ma il viaggio è lento e scomodo: per chi vuole comunque provarci ci sono bus in partenza da Marrakech e Fes.
Noleggiare un’auto per andare a Merzouga è un’ottima soluzione: il noleggio auto in Marocco è economico e con un’auto a vostra disposizione potrete spezzare il lungo viaggio con tappe in villaggi tradizionali. Unica avvertenza: guidate con prudenza perché la strada è tortuosa e alcuni autisti di transfer privati e grand taxi hanno fama di essere spericolati. Calcolate circa 9-10 ore di viaggio da Marrakech e da Fes.